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Accorciamo le distanze tra le piccole comunità

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Il progetto “Accorciamo le distanze” nasce per sostenere la residenzialità e il turismo di montagna, attraverso la fornitura di una rete capillare di assistenza sociale e sanitaria di prossimità, anche grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, tra cui la telemedicina, per accorciare le distanze tra chi vive in questi territori e i servizi a disposizione.

Sette sono i piccoli Comuni – un bacino di 3.900 residenti dei Comuni di Ceres, Groscavallo, Lemie, Mezzenile, Traves, Usseglio, Viù, in provincia di Torino e ai turisti del territorio – che hanno usufruito dei fondi europei per attivare nuovi servizi socio-assistenziali e sanitari territoriali.

I primi 7 mesi di attività del progetto hanno permesso di diminuire la pressione dei codici bianchi sugli altri presidi di primo soccorso del territorio e supportato in particolare la popolazione residente over65.

Il finanziamento ricevuto dall’Unione Alpi Graie, pari a 1 milione di euro, ha consentito l’attivazione di operatori socio-sanitari di supporto: un autista soccorritore in convenzione con la Croce Rossa locale, due operatori sociali e due infermieri di comunità, di cui uno attivo presso gli ambulatori ASL di Ceres e Viù nei mesi estivi, anche a servizio della popolazione turistica. Ha permesso l’acquisto di due autovetture per interventi domiciliari e di due minibus per i trasporti finalizzati a trasferimenti per visite, disbrigo pratiche, partecipazione a concerti, attività sportive e culturali. Una quota dei fondi è stata inoltre destinata alla fornitura di apparecchiature di telemedicina e domotica per l’erogazione dei servizi di assistenza a distanza, che attualmente sono in fase di test in seguito alla recente conclusione di un corso di formazione destinato agli operatori sanitari.

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