Autonomia differenziata il convegno di Piemonte nel Cuore e Piemonte Libertà a Torino con il Ministro Calderoli e gli Assessori regionali Bussalino e Vignale è stato un successo.
Presso l’Holiday Inn di Piazza Massaua a Torino, si è tenuto un incontro organizzato dalle Associazioni Piemonte nel Cuore e Piemonte Libertà sul tema dell’autonomia differenziata per le Regioni. Ospite d’eccezione il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli affiancato dall’Assessore regionale agli enti locali Enrico Bussalino e l’Assessore regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale. Moderati dal Presidente di Piemonte Libertà, Alberto Nigra, si è discusso ed approfondito il tema dell’autonomia differenziata, le opportunità che verrebbe a creare per la Regione Piemonte, per i cittadini e gli enti locali, i settori interessati dall’autonomia e sono stati sfatati anche falsi miti e fake news messi in circolazione dai principali detrattori della riforma. La sala messa a disposizione dall’hotel torinese era gremita, con oltre 150 presenti, fra i quali molti amministratori locali, sindaci, esponenti della politica torinese e regionale, imprenditori e cittadini interessati, ovviamente, ai potenziali sviluppi che una maggiore autonomia regionale garantirebbe. L’autonomia differenziata nel convegno organizzato da Piemonte nel Cuore e da Piemonte Libertà ha attirato un nutrito pubblico.
“Sono stato etichettato come il “papà dell’autonomia differenziata” ed accusato di voler dividere l’Italia, penalizzare il Sud o addirittura favorire la mafia. Ma l’Italia è già divisa da profonde disuguaglianze socio-economiche, e non certo per colpa dell’autonomia, che ancora non esiste. Io voglio ridurre i divari aumentando l’efficienza, non rallentando chi funziona. Ho avviato trattative con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria su materie strategiche come sanità, protezione civile e previdenza. Non chiedo un euro in più, ma solo di poter gestire meglio le risorse. Il governo ha detto sì alle intese, che vogliamo firmare entro dicembre 2025”, ha dichiarato il Ministro Roberto Calderoli che ne corso del suo intervento ha parlato in particolare dei LEP, i livelli essenziali di prestazione, il cardine della riforma che mira a stabilire un livello standard, dove, in parole povere, non ci sia differenza di prestazione da una regione all’altra”.
L’Assessore Gian Luca Vignale ha ripercorso alcuni punti fondamentali dell’autonomia: “I cittadini piemontesi hanno un credito con lo Stato che ogni anno ammonta a otto miliardi, ovvero versano molto più di quello che ricevono. Stesso discorso per i fondi derivanti dall’Irap e di quelli destinati alla sanità che transitano dalle casse statali prima di tornare sul territorio, ciò che torna non è mai ciò che viene versato. Si potrebbe, grazie all’autonomia, andare in deroga ad alcune normative che oggi sono penalizzanti. Con l’autonomia differenziata, infine, non si chiede di avere più risorse, si chiede soltanto di poter gestire le risorse dei piemontesi in Piemonte, con maggiore libertà ed efficienza. L’autonomia non è altro che riappropriarsi di competenze e responsabilità che i cittadini ci hanno assegnato. Tutto, ovviamente, senza dimenticare la necessaria collaborazione con le altre regioni perché nessun italiano rimanga indietro”.
“Come Assessore sto proseguendo, con senso di responsabilità e rispetto, il percorso avviato nel primo mandato del Presidente Cirio. Quel lavoro, iniziato nel 2019, è stato prezioso e noi lo stiamo portando avanti in modo oggettivo e trasparente, perché crediamo che l’autonomia differenziata sia uno strumento utile per migliorare i servizi ai cittadini. Dopo l’approvazione della legge Calderoli, abbiamo riavviato la trattativa con lo Stato. Abbiamo inoltre istituito, per la prima volta in Piemonte, un settore specifico dedicato all’autonomia differenziata con l’obiettivo di rendere più efficace la trattativa” così l’Assessore Enrico Bussalino.