La Festa del Balon 2025.
C’è un rito, a Torino, che ogni seconda domenica del mese richiama torinesi doc e visitatori da tutta Europa. È il Gran Balon, il mercato dell’usato e dell’antiquariato più famoso della città. Domenica 21 Settembre 2025, quel rito si è trasformato in una festa indimenticabile: il mercato di Borgo Dora ha spento le sue prime 40 candeline, e l’ha fatto con una kermesse che per un intero giorno ha confermato di essere, come ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Commercianti Balon, Simone Gelato, «il cuore pulsante del capoluogo subalpino».
Una celebrazione che è andata ben oltre le bancarelle, mescolando il profumo della storia con l’energia del presente, in un quartiere, Borgo Dora, che si è confermato fucina di arte, cultura e solidarietà.
Una sinfonia di suoni tra i vicoli di Borgo Dora
Camminare per le vie del Balon durante la sua festa è stato come sfogliare un vivace enciclopedia musicale. L’evento ha infatti dispiegato cinque palchi tematici, ognuno con una sua anima precisa.
In Piazza Borgo Dora, il palco principale ha visto susseguirsi sonorità che spaziavano dal blues al reggae, dal rock al soul, con un omaggio speciale per il quarantennale: un tributo alle Dive della musica affidato alle migliori cantanti blues piemontesi e allo spettacolo BBJ – Speciale DIVAS TRIBUTE.
Ma il vero tempio per gli audiofili è stato allestito nel Cortile del Maglio, trasformato per l’occasione in DJ BALON, un vero e proprio mercato del disco per collezionisti e appassionati di vinili. Qui, dalle 10:30 fino a sera, i dj set si sono succeduti in un viaggio attraverso i decenni.
All’interno, due mostre hanno deliziato i visitatori: “Collezione di Attimi”, sulla storia del punk italiano, e l’esposizione di tutte le copertine di vinili firmate Andy Warhol.
L’energia è proseguita nello Slargo centrale di Via Borgo Dora con un acoustic live e un talk show musicale, la Guitar Battle, mentre all’angolo con Via Mameli ha preso vita una Urban Tribe Area dedicata alla cultura hip hop, con dj set, aree di writing e breaking e una mostra fotografica che ha riportato in vita la scena musicale torinese degli anni ‘80 e ‘90.
Oltre la musica: arte, storia e l’anima solidale del quartiere
La festa ha dimostrato che il Balon è un universo culturale a 360 gradi. Per gli appassionati di storia e di curiosità, sono state organizzate visite guidate alla scoperta dei segreti del mercato, mentre le istituzioni storiche del quartiere, il Sermig – Arsenale della Pace e il Cottolengo, hanno aperto le loro porte con tour gratuiti.
Non è mancato l’omaggio all’arte visiva, con la mostra “Inchiostro su strada” in collaborazione con la Torino Tattoo Convention e l’esposizione di auto d’epoca a cura di Old Americars. La fotografia ha avuto un ruolo da protagonista con il contest “Stili”, lanciato in collaborazione con il Sign Festival, che invita ancora oggi professionisti e appassionati a pubblicare su Instagram le migliori cinque foto scattate al Balon, per contendersi premi in denaro e l’esposizione delle proprie opere durante il Gran Balon di Novembre.
E per i più piccoli, Piazza Lanino si è trasformata in un’area giochi gratuita con gonfiabili, pony e karaoke, garantendo che la festa fosse davvero per tutte le generazioni.
Un brindisi ai prossimi 40 anni della Festa del Balon
Il 40° anniversario del Balon culminato con la Festa del Balon del 21 settembre, è stata più di una semplice festa di compleanno. È stata la conferma di un’evoluzione. Da semplice mercatino, il Balon è oggi un distretto culturale, un luogo in cui il vintage non è solo un oggetto da collezione, ma uno stile di vita che abbraccia la musica, l’arte, il cibo di strada e i valori della sostenibilità e del riuso.
È il luogo dove, in una sola domenica, puoi ascoltare un vinile introvabile, farti raccontare una storia da una guida appassionata, raccontare ai tuoi nipoti con quali giocattoli giocavi e a quali fumetti ti eri appassionato, puoi vestirti “vintage” e darti un look più unico che esista.
È l’anima di Torino, quella più autentica e accogliente, che sa guardare al futuro senza dimenticare il suo passato.
E dopo questa giornata di festa, non possiamo che aspettare con gioia il prossimo appuntamento, e i prossimi 40 anni di questa splendida storia.







